La mia vita postuma
Hubert e Zanzim, prima di creare insieme l’indimenticabile Pelle d’uomo, avevano già collaborato sulla storia di Emma, anziana vedova che un mattino si risveglia… morta. Tra riflessioni sul senso della vita, il mistero di chi le abbia sparato, i ricordi dell’amatissimo marito Pierre, portatole via da un misterioso incidente, e l’esigenza di capire cosa fare del resto della propria non-vita, questa storia è allo stesso tempo lieve e intensa, giocosa e profonda, di genere e sui generis, come nello stile perfetto e saggio di Hubert. La copertina del volume è stampata con dettagli che si illuminano al buio, grazie a uno speciale inchiostro glow-in-the-dark.